lunedì 4 settembre 2017

RECENSIONE SEA WITCH - Pirati, dei e mescolanza di generi

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Le storie sono creature selvagge e indomabili. Spesso siamo costretti a ridurle a semplici nomi, etichette che applichiamo pur di rendere comprensibili interi universi a chi ancora non ne fa parte. Sea Witch, romanzo di Helen Hollick, si sottrae ad ogni categoria: è una splendida ricostruzione dell'ambiente marinaro del Settecento, eppure è intessuto di elementi magici e romantici.

sea witch recensione helenarrazioniIl racconto ha due cuori pulsanti: da un lato c'è Jesemiah Acorne, un pirata costretto a convivere con gli orribili ricordi di un'infanzia difficile, innamorato della sua libertà conquistata; dall'altro Tiola Oldstagh, il cui nome è un anagramma dall'inglese di “Tutto ciò che è buono”, levatrice e...Strega. Entrambi fuggono, entrambi si cercano senza saperlo. E, tra di loro, si muove l'Oceano, Teti, una dea priva di limiti e desiderosa di distruggere con le sue onde tutto ciò che non le appartiene.  

Tra un'avventura e l'altra, la Hollick narra non solo il viaggio per mare, ma, soprattutto, quello interiore di due protagonisti ben caratterizzati e a cui è facile affezionarsi. Sia Jesemiah sia Tiola hanno un passato, una personalità marcata e una grandiosa fame di libertà. Questi elementi li rendono tridimensionali, portandoli a offuscare i personaggi secondari. Nonostante la banalità dello sviluppo sentimentale tra il bel pirata e la giovane strega, il lettore riesce a non annoiarsi mai, immerso in una trama avvincente, fatta d'intriganti peripezie, e in un'ambientazione sempre credibile.

sea witch recensioneSea Witch ha una base storica costruita in maniera sapiente: leggendo sembra quasi di respirare l'aria soffocante di Città del Capo e di toccare con mano le cime delle imbarcazioni che ospitano Jesemiah nel corso del racconto. Diversi dettagli rivelano lo studio attento e gli approfondimenti svolti dall'autrice, che, grazie a descrizioni evocative e mai prolisse, sa creare luoghi che paiono risaltare sulla pagina, fino a sostituirsi al mondo reale. Tuttavia il suo stile sa essere anche d'impatto, adatto alla narrazioni di avventure coinvolgenti, segnate da un ritmo incalzante e da dialoghi divertenti.

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Oltre alla mescolanza dei generi, il romanzo si distingue anche per l'originalità dell'elemento magico: sia l'Arte di Tiola, un potere che consiste nella memoria dell'esperienze delle sue antenate, sia la presenza di Teti, una creatura arcana ed eterna, donano a Sea Witch un sapore unico. In particolare, la dea del mare rappresenta un elemento di novità rispetto ad altri libri appartenenti allo stesso genere, in quanto non è un personaggio antropomorfo, ma mantiene la sua natura a tratti incomprensibile.

I protagonisti, però, sono tragicamente umani: sanno essere contraddittori, animati dalla paura e dalla vendetta, e allo stesso tempo capaci dell'amore più intimo e puro. E, al di là di ogni etichetta, è questo che rende una storia meritevole di essere raccontata.

Sea Witch (puoi acquistarlo QUI)
Helen Hollick
Catnip Edizioni
595 pagine
4,49€ (formato ebook)
Historical Fiction/Fantasy

E voi quali libri avete letto quest'estate?

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